mercoledì 12 febbraio 2014

REALTA’ O IMMAGINAZIONE?


Piu’ e piu’ volte nel corso di questi mesi ho esclamato nella mia mente: “ma sono davvero dall’altra parte del mondo?!?”, “ho fatto davvero 26 ore di volo?!?”, “vivo davvero in un altro Continente?!?”, “sono davvero passati 8 mesi?!?”, “ho davvero radicalmente cambiato stile di vita?!?”.
La risposta e’ SI.
Gli amici, anche quelli piu’ intimi, mi dicevano: “tornarai dopo un mese...”. Oppure: “ma chi tu, u’ Principe (il mio nomignolo)???...a prima difficolta’ rientrerai subito alla base!”.
Beh, diciamo che attualmente l’unica cosa che mi manca dell’ Italia e’ il calcio!...Ho detto tutto...
Con cio’ non voglio dire che si sbagliavano perche’ nella vita non si puo’ mai sapere, ma almeno per due anni ho la possibilita’ di vivere in un contesto assolutamente nuovo che mi stimola e mi fa sentire appagato, soddisfatto.
A farmi tornare alla realta’ odierna e’ stata una mail arrivatami la scorsa settimana.
In questo periodo ho molto tempo per pensare, anche troppo direi, cosi’ il mio cervello galoppa avanti e indietro, facendomi ripercorrere tutte le tappe che ho vissuto e le motivazioni che mi hanno spinto ad emigrare e ora a tentare di rimanere.
Sapevo che venendo in Australia sarei dovuto ripartire da zero in tutto, e cosi’ ho fatto. Qui non importa (o quasi) quello che hai fatto in passato, quello che pensavi, come ti comportavi, le tue abitudini, con quale soprannome ti chiamavano e ti chiamano i tuoi amici e il perche’; qui sei soltanto un immigrato come un altro, l’ ultima ruota del carro. Ovviamente non siamo negli anni ’20 , c`e’ molto rispetto per tutti, soprattutto per noi italiani, e quindi sei trattato alla loro pari (per questo si vive bene), ma rimani sempre una persona proveniente da un altro Paese, un estraneo.
Da quando sono qui mi sono imposto questa regola, giusta o sbagliata che sia, opinabile o meno: sono io che mi devo adeguare a loro e non loro a me.
Questo mio pensiero maturato in un tempo relativamente breve, mi ha portato a lunghe ed accese discussioni con il mio migliore amico con cui condivido questa esperienza, e con altri ragazzi con cui mi sono trovato a dialogare.
Dicevo loro: “se un australiano si trasferisce in Italia, e’ l’ Italia che si deve adattare a lui o e’ lui che si deve adattare all’ Italia???”....ovviamente silenzio.
Secondo me nel momento in cui si decide il dafarsi, ad esempio tentare di rimanere, presto o tardi che sia, devi cominciare a pensare come comportarti e ad avviare il tuo personale processo d’ integrazione.
Viceversa se decidi di “fare solo un’ esperienza” penso che non ci sia posto migliore al mondo per farla.
Prima di partire, anzi molto prima, mi diedi un obiettivo da raggiungere: fare il mio mestiere in Australia.
Questa e’ la mia personale motivazione che mi spinge a tentare l’ impresa, perche’ di questo si tratta, ad oggi.
Posso passare per presuntuoso ed arrogante (non mi interessa...), ma nel mio piccolissimo posso dire che in parte ci sono riuscito! Per breve tempo e non pagato ma ci sono riuscito!
Entro nello specifico.
Io sono un orafo (qui si chiamo jeweler). In Sicilia la mia famiglia possiede una piccola gioielleria in cui sono praticamente cresciuto. Ho studiato per questo, mi sono laureato per questo ed e’ questo che voglio fare da grande. Lo avrei fatto anche in italia se fossero stati altri tempi. So’ che ne devo “mangiare di pane” ancora, ma sono disposto a tutto.
Questo tipo di Skill e’ richiesto in Australia ed e’ un lavoro ben pagato. Quindi, facendo due conti....non sono del tutto pazzo.
A questo punto mi riaggancio alla mail: mi ha scritto la moglie dell’ Orafo che ho conosciuto e per il quale ho lavorato a Townsville.
Due persone di mezza eta’ fantastiche, lui romano lei marchigiana ed entrambi in pensione ma proprietari di uno Shop, che mi hanno trattato come un figlio. Mi ha scritto che mi pensano spesso, come procede la loro vita lavorativa e privata, e del Ciclone che e’ appena passato fortunatamente senza conseguenze (sono andato via in tempo, che culo!).
Se le cose dovessero andare male (facendo vari scongiuri e toccando ferro...) e fossi costretto  a ritornare a casa, almeno non avro’ il rimpianto di non essere riuscito nel mio intento; lo so’, sarebbe una piccola e magara consolazione!
Ad ogni modo sono sicuro del fatto che questa piccola esperienza non abbia fatto altro che arricchire la mia conoscenza del settore. Ho realmente visto come funziona il mercato australiano della gioielleria e i gusti estetici di una parte di essi (del North Qld ovviamente).
Fra un paio di mesi mi trasferiro’ in un altra citta’ (ho deciso Adelaide) e sono sicuro che la “Work Experience” appena raccontata non servira’ a nulla, ma e’ meglio avere delle vere referenze australiane che soltanto tanto volonta, e “faccia tosta”. Magari riusciro’ a lovorare per qualche grossa gioielleia....chi lo sa’....
L’ importante e’ provarci sempre e ovunque.
 
 
 

giovedì 30 gennaio 2014

ALCUNE PICCOLE CURIOSE STRANEZZE


Salve a tutti, vi raccontero’ di alcune “stranezze” che mi sono realmente accadute un po’ di mesi fa. La prima in realta’ non e’ una vera stranezza piuttosto diventa un’assurdita’ se la paragoniamo all’Italia.
Vi rordate quando vi parlai della patente di guida australiana presa dopo tre mesi? Beh tutt’ora, se ci ripenso, faccio fatica a capire come sia stato possibile ma mi viene in mente solo una spiegazione. Indovinate un po’....esclusivamente tanta “fortuna”.
Quando raccontai l’accaduto agli amici e soprattutto ai boss, la prima cosa che mi dissero fu: “che culo!!!”. Effettivamente lo ammetto.
Vi racconto...In un day off durante la settimana il mio amico cuoco mi chiese di accompagnarlo all’ RTA (la motorizzazione) perche’ doveva rinnovarsi la sua patente australiana, ottenuta l’ anno prima dopo aver speso quasi 200$ tra traduzioni, imposte e diversi viaggi al Consolato italiano.
Arrivati li’, dopo che lui aveva sbrigato tutto in breve tempo, io con la mia bella faccia di bronzo domandai alla signora allo sportello (tra l’ altro di origine italiana ma non capiva un c.... di italiano) se e come avrei potuto averla anche io; ma lo chiesi cosi’, quasi scherzando perche’ sapevo di non avere i requisiti necessari per ottenerla (due anni fa mi ritirarono la patente per tre mesi per guida in stato d’ebrezza e non avevo fatto l’ultimo rinnovo quindi era scaduta e senza traduzione).
Lei mi disse che dovevo avere un conto corrente australiano (e almeno quello c’era), sei mesi di residenza (io ne avevo appena la meta’) ed una persona residente che mi avrebbe fatto da garante (l’avevo ma non gli avrei mai chiesto una cosa simile). Poi continuo’: “Aspetta un attimo” mi disse; chiese al suo collega, ritorno’ e mi disse: “Ok. You can....” Cosaaaaa?!?! Compilai un modulo con i miei dati, feci visita oculistica e foto tessera allo sportello stesso, pagai 52$ e in dieci minuti precisi....Driver Licence!
Ah dimenticavo....Nel modulo dichiarai che avevo anche la patente per i motocicli (il che e’ vero) e indovinate....Posso guidare anche tutte le cilindrate di motocicli. Incredibile!
Questo a Sydney.

Le altre stranezze che vi raccontero’ mi sono capitate a Townsville.
Un giorno, non potendo prendere il bus perche’ il servizio non copriva tutta la citta’, mentre mi recavo a lavoro in bici (16 km al giorno sotto i 30 gradi delle 8:00 di mattina...), dopo circa 4 km vidi una ragazza seduta sul marciapiede ad aspettare il bus. Tutto normale se non fosse che la ragazza si stava depilando le gambe in mezzo la strada....!!!
Non so’ per voi ma per me questa e’ una vera stranezza, otre che una schifezza.
Oppure di quella volta in cui stavo prendendo il sole sullo Strand, precisamente a Rockpool (una “piscina” artificiale scavata nella roccia con dentro acqua salata filtrata con gabbie d’acciaio per non permettere l’ingresso di cubomeduse provenienti dell’ Oceano), ed un ragazzo appena arrivato e non distante da me, prese dal suo zaino una corda elastica, la lego’ da palma a palma e si mise a fare l’equilibrista, cadendo ripetutamente almeno una cinquantina di volte; quando sentiva caldo, un tuffo in acqua e nuovamente sopra la corda. Maaah....ancora lo sto guardando....
Per non parlare poi della natura e degli animali che a Townsville sono molto presenti. Sempre a Rockpool, una domenica mi trovai a fianco una lucertola/coccodrillo di due metri che passeggiava tranquillamente tra le persone!
E loro altrettanto tranquillamente continuavano a farsi i loro BBQ, pur sapendo che la bestia era carnivora. Maaah....
In cima ad un maestoso pino davanti al nostro Queenslander abitavano una simpatica coppia di Aquile Reali che per tutto il giorno emettevano versi fastidiosissimi, e ad ogni tramonto uno stormo di centinaia di flying fox (che io chiamo Batman in quanto sono enormi) cominciava la caccia ad altezza d’uomo.
Ma la cosa piu’ strana di tutte accadeva dentro casa: ogni sera una Rana risaliva lungo il tubo di scarico del nostro water e si sedeva pacificamente sul bordo. L’unico modo par farla andar via era pisciarle in testa; puntualmente il giorno seguente si ripresentava come se non fosse successo niente!

Adesso ditemi la verita’....non sono anche per voi delle vere stranezze?!?




 

venerdì 24 gennaio 2014

NEW EXPERIENCE IS COMING


Tutto ok. Viaggio estenuante fatto con unica sosta a Dubai e arrivo a Sydney.
Gia` dall’ aereo riconobbi subito sua maesta` Opera House davanti ai grattacieli del CBD: uno spettacolo!!
Prime settimane in Ostello in centro, ed io che ripetevo in continuazione al mio amico: “anzi non lo stiamo sentendo il fuso...”. Puntualmente dopo un’oretta crollavamo su qualsiasi cosa di morbido ci si presentasse davanti. Il tutto per tre/quattro giorni.
Dopodiche` via in cerca di lavoro e casa.
Le prime due settimane girammo in lungo e in largo come trottole per tutta la city, consegnando CV ovunque; la casa invece (per modo di dire casa...una stanza con mini-cucinino e bagno ma indipendente) la trovammo presto grazie all’ aiuto di un mio contatto ottenuto in Italia e residente a Sydney da 30 anni, il quale si sta dimostrando davvero una gran brava persona.
Poi un giorno, cosi` per caso e per “fortuna”, incontrai e conobbi il mio vicino di casa (tutt’ora mio grande amico) il quale lavorava in un locale in zona e stava cercando qualcuno che lo aiutasse in cucina. Ricordo che mi disse queste parole: “Guarda, lasciami il tuo numero di telefono. Io ho gia` trovato una ragazza ma se lei non dovesse venire ti chiamo”. La ragazza non chiamo` ed io diventai Kitchen Hand. Ovviamente non avevo mai messo piede nella cucina di un ristorante se non da cliente ma vabbe`....mi buttai a capofitto nel lavoro e alla fine mi divertii` pure!
Ma non e` finita qui`. Nel frattempo il mio amico trovo` lavoro, anche lui fortunosamente, in un posto che aveva bisogno di personale: secondo lavoro preso!
Per quattro mesi, scusando il termine, mi sono fatto un mazzo tanto lavorando anche 17 ore al giorno ma cavolo....ne e` valsa la pena.
Mi sentivo, nel mio piccolo, indipendente e stimolato dalla “novita`” che mi si presento` davanti.
Uscivo, facevo shopping, happy hour a Darling Harbour quando non lavoravo, andavo al Casino`, in discoteca all’ Ivy, mi iscrissi pure ad un corso d’ Inglese “cheap” e fu li` che conobbi lui....Angelo! Chi e` Angelooo?!?!? Angelo e` “ma frati Angelo” (citazione in siciliano puro), un simpaticissimo ragazzo taiwanese dal nome sicilianissimo. Dal momento in cui mi disse che si chiamava Angelo diventai pazzo e ad ogni lezione sedevamo allo stesso tavolo. Gli insegnai non mi ricordo piu` quante parolaccie e la sua pronuncia era davvero buona (ahahahah).
Fortuna. Secondo me la parola “fortuna” e` una componente fondamentale, insieme alla parola “trovarsi al posto giusto al momento giusto” e alla parola “saper adattarsi ad ogni situazione”.
Per chi non conosce la lingua o la conosce a livello scolastico come me, queste tre cose sono le uniche a cui ti puoi aggrappare per superare i momenti difficili, tanto stai sicuro che e` solo questione di tempo; prima o poi qui` il lavoro lo trovi, e` sicuro! Se poi tu non fai niente per cercarlo e` un altro discorso.
Piu` passavano le settimane piu` conoscevo persone nuove (purtroppo quasi esclusivamente italiani, non utili per imparare la lingua) le quali, ognuno con esperienze diverse, mi aiutavano a capire come funziona il Sistema Australiano e i vari modi possibili per prolungarne la permanenza.
Perche` io non ho la minima intenzione di ritornare in Italia! Penso che dopo aver fatto due passi avanti per arrivare dall’ altra parte del mondo, ne farei tre indietro se tornassi.
Nei primi periodi e devo dire anche adesso ma non frequentemente, mi veniva spontaneo fare il paragone tra Italia e Australia, in ogni cosa e situazione. Ma sostanzialmente esiste una sola parola che per me racchiude tutto: “Opposto”. Si. Qui` ogni cosa e` opposta al nostro Paese a partire dalla posizione geografica, passando per la guida a destra, l’ efficienza dei trasporti e dei servizi pubblici (Banca, Posta, etc.), l’ esistenza della meritocrazia, il rispetto di tutte le regole civili, il funzionamento del sistema economico, e finendo con tante tante altre cose che non sto` qui` ad elencarvi.
Per quanto mi sforzi a non pensarci, questa cosa mi fa inc....... in modo pauroso perche` penso che noi italiani siamo almeno due passi avanti a loro (ed ho visto tante situazioni che lo dimostrano): abbiamo nel nostro dna la cultura del lavoro, non abbiamo bisogno di imparare da altri, ci viene spontaneo, se vogliamo riusciamo in qualsiasi cosa. E che facciamo? Invece di sforzarci a far funzionare le cose pensiamo a fregarci l’ un con l’ altro.
Per non parlare poi a livello storico: anche il posto piu` schifoso, piccolo e sperduto tra le Alpi, o in mezzo al nulla nella Pianura Padana, o in qualche isoletta dello Jonio, ha millenni di storia da raccontare. Qui` tutto il Continente e` stato scoperto appena 200 anni fa`!!! E intanto decine di migliaia di ragazzi come me ogni anno decidono di emigrare per poter riuscire anche solo a pensare ad un domani dignitoso.
Che tristezza!! (scusate la sfogo ma sono morbosamente attaccato alla mia terra anche se a 18.000 km di distanza).
Trovato! Ecco un altro “opposto” di grande importanza: la Politica Governativa sull’ Immigrazione.
Al contrario di noi, che siamo patriottici all’ inverosimile ma solo a livello morale e calcistico, loro sono patriottici con i fatti: prima di tutto vengo IO, pinko pallino o aborigeno australiano che sia, poi vieni tu immigrato, ma solo se hai le competenze certificate necessarie per far progredire il MIO PAESE. Quindi se tu sei realmente capace io (Governo) ti permetto di rimanere, ma devi affrontare costi esorbitanti tra Visti Documentazioni, Corsi Professionali, etc. in modo tale che i soldi rimangano sempre il dentro il MIO sistema.
Non a caso il PIL Australiano e` in crescita costante da oltre 20 anni.
Questo SI che e`patriottismo!!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

mercoledì 22 gennaio 2014



Hello everyone,
mi chiamo Alberto e sono un italo-siculo di 29 anni.
Un po` per ignoranza in materia, un po` per negligenza, un po` per mancanza di tempo e volonta`, e un po` per poche argomentazioni, soltanto adesso sto scoprendo il “mondo dei Blog” su internet e devo dire che mi stuzzica parecchio.
Poiche` da qui` ai prossimi tre mesi ho molto tempo libero a disposizione (in seguito spieghero` il perche`) ho deciso di condividere, con grande umilta` e a piccoli passi, la mia fin qui` fantastica esperienza in Australia e le mie considerazioni su di essa.
Ovviamente io sono soltanto un “narratore” per cui i pensieri che ne deriveranno saranno del tutto personali e basati su episodi che ho vissuto in prima persona. Spero che vi piacciano e che possano essere utili e magari spunto di conversazione.
Bene.Pronti....Partenza....Viaaaaaa!!!
 
C`era una volta (....pero` questa non e` una favola) un ragazzo nato e cresciuto nella bellissima e arretrata Regione Sicilia.
Dopo aver compiuto tutti i suoi studi, essersi laureato ed aver acquisito “mestiere” ed esperienza nel negozio di famiglia, si accorse di non avere futuro e che la vita sociale che faceva non lo stimolava piu`, anzi si era proprio rotto le p......!
Uno dei suoi migliori amici gli raccontava spesso della propria esperienza a Melbourne, ed ogni volta che lo faceva gli brillavano gli occhi e riaffiorava in lui un rimpianto tuttora evidente.
Cosi`, quel ragazzo decise: “Parto per l`Australia!”.
Ovviamente ebbe lunghe ed estenuanti discussioni con famiglia e amici ma lui deciso ando` avanti per la sua strada, senza voltarsi. In tutto cio`, trovo` un compagno d`avventura ed insieme a lui....

....”due biglietti di sola andata per Sydney, grazie!”
(ma l’avevate capito che quel ragazzo ero io?!?!...ihihihih)
Comunque, ritornando al famoso amico, prima di partire mi disse: “ Alberto ricorda....l`Australia e` la terra delle Opportunita`”.
A distanza di sette mesi, dopo aver vissuto quattro mesi a Sydney, tre mesi a Townsville (Qld), e adesso in Farm per ottenere il rinnovo del Visto (ecco spiegato perche` ho molto tempo libero...), devo rispondergli: “e` vero!”
....almeno finora.
E` vero ed ha ragione perche` in questo breve periodo ho lavorato, guadagnato e fatto cose che non pensavo mai minimamente di fare tipo prendere la Patente Australiana dopo solo tre mesi, comprare una macchina (insieme ad amici), conoscere un taiwanese di nome Angelo e diventarne amico, viaggiare in macchina per 2.500 km visitando per una settimana posti bellissimi e dormendo in tenda (io...l`anti-campeggio), trasferirmi e vivere ai Tropici con il rischio di Cicloni, coccodrilli, squali e cubo-meduse ma davanti la Great Barrier Reef, ed infine lavorare in Farm con i Canguri che ti fissano ma che scappano se ti avvicini.
Ripensando a questo dico fra me e me: “Wow....e sono passati solo sette mesi!!!”.
Lo so`, per voi queste sono cavolate, normale amministrazione, ma per me sono davvero tanto!
Ecco perche` faro` di tutto per rimanere....